GLI ASPETTI QUANTITATIVI DELLA TENUTA
SAN CRESCI
Dalle visure catastali rispettivamente dei terreni e dei boschi e da quelle dei fabbricati disponibili si rilevano i dati che seguono. Dalla sommatoria di tutte le particelle catastali la tenuta attualmente dispone di ettari 657 di terreni e boschi, di cui circa 150 ha di terreni agricoli o
destinati al pascolo e circa altri 500 ha di boschi inclusi quelli destinati a castagneto da frutto. Per quanto riguarda i fabbricati dal documento “osservazioni” presentato al Comune di Borgo San Lorenzo in data 31/07/2014 da inserire nel nuovo regolamento urbanistico, approvato in data 14/07/2016 e pubblicato sul BURT il 24/8/2016. Complessivamente gli immobili al netto di quelli del podere Ontaneta sono oltre mq 11.000. Data la dimensione della tenuta Agricola e la sua giacitura sul territorio collinare di San Cresci, il
progetto che si intende porre in essere come sopra delineato è utile non solo per l’Agricola San Cresci
Srl Società Agricola ma per tutta la parte del territorio comunale interessato dal progetto. La sistemazione del sistema idrogeologico, il recupero ambientale del territorio, la sistemazione della viabilità, la ripopolazione del territorio abbandonato, le attività sociali e le attività ricettive consentono di dare occupazione a giovani e meno giovani da svolgere per tutte le attività previste dal
progetto.
Il recupero di parte del territorio:
planimetria dei boschi, dei fabbricati e delle essenze coltivate nella tenuta di San Cresci
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L'occupazione generata: è prevista per 70 famiglie e pertanto è per oltre 100 persone
LA RIPOPOLAZIONE DI UN TERRITORIO ABBANDONATO
Così come lasciare incolta la flora spontanea a seguito dell’abbandono di un territorio, allo stesso modo è deleterio quale conseguenza del primo danno si raggiunge la crescita della fauna di ogni sorta di animali, insetti, ungolati che generano danni qualora cresciuti senza limitarne la numerazione in modo che qualunque cosa avviata per il recupero della tenuta è soggetta a danni e distruzione per colture e non solo.
L’agricoltura sociale
Il ripopolamento che è previsto dal progetto non prevede lo sfruttamento della terra, del bosco e nessuna speculazione sugli immobili, ma la gestione di una comunità che si reinsedia in quest’aria per vivere in serenità, lontano dallo stress quotidiano della vita moderna per occuparsi anche di agricoltura sociale.
L’occupazione generata
La quantificazione dell’occupazione generata prevista dal progetto in tutte le sue attività agroforestali-ricettive è prevista per 70 famiglie e pertanto è per oltre 100 persone .
Il recupero, la sistemazione e la manutenzione del sistema idrogeologico del territorio.
L’abbandono dei territori in generale e quello della tenuta San Cresci in particolare ha generato e genera il dissesto idrogeologico di tutto il territorio. Pertanto la deviazione o la occlusione dei corsi d’acqua modifica scendendo il percorso degli stessi portando dietro di se ogni forma di detriti che creano danni al territorio sia per la generazione di frane e smottamenti sia per l’accumulo a valle di cumuli di detriti che con il tempo genera a loro volta altri danni e inondazioni. La ripopolazione dei territori è il primo passo per tenere puliti e funzionanti i corsi d’acqua e con il tempo la realizzazione di
opere idrauliche di protezione, di conservazione della risorsa idrica e di utilizzazione della stessa per la produzione di energia.
Si modifica così quella che è oggi una situazione di pericolo trasformandola così in un’opportunità
di miglioramento ambientale.
Altro argomento che sarà analizzato è quella dell’adeguata soluzione degli eventuali dissesti
gravitativi.
Planimetria delle 19 sorgenti, di cui una di acqua sulfurea presenti nella tenuta
Planimetria delle strade che attraversano la tenuta
Il recupero delle strade vicinali esistenti
Il maggior danno arrecato dall’abbandono è costituito dalla graduale perdita delle strade, viottole, percorsi, sentieri, ecc. che consentono il transito e il mantenimento delle stesse.
L’abbandono ha portato gradualmente al restringimento dei percorsi e degli accessi e
successivamente alla perdita degli stessi, ovvero all’intransitabilità a seguito della folta vegetazione germogliata. Il ripristino del transito dei percorsi esistenti è già in atto in quanto costituisce elemento essenziale per l’accesso a tutti i siti della tenuta, sia per le attività di recupero immobiliare che per quelle agro forestali.
COME RAGGIUNGERCI
San Cresci si trova a 35 Km a nord da Firenze, nella zona del Mugello. Un paradiso circondato dal verde, un buen ritiro per tutti coloro che cercano un’oasi serena senza troppo allontanarsi dalla città di Firenze – (Italia).
AUTOSTRADA
La zona del Mugello è facilmente raggiungibile con l'Autostrada A1 uscendo al casello di Barberino del Mugello, immettendosi sulla statale 551 seguendo le indicazioni per Borgo San Lorenzo località San Cresci.
AEREO
Per chi preferisce viaggiare in treno a Borgo San Lorenzo è presente la Stazione Ferroviaria e un bus che in 10 minuti raggiunge San Cresci.
TRENO e BUS
Per le persone che vengono da lontano a Firenze c’è l’aereoporto con servizio di tramvia che collega alla stazione Ferroviaria di Firenze Santa Maria Novella.
Per raggiungere San Cresci con il navigatore satellitare è necessario impostare come destinazione San Cresci all'indirizzo via San Cresci 31
Loc. San Cresci di Borgo San Lorenzo – Firenze (Italy).